Cos’ è l’onda d’urto?

L’onda d’urto è essenzialmente un’onda acustica ad alta energia, frequentemente utilizzata in medicina a scopo diagnostico (ecografia) e terapeutico (fisioterapia). L’onda d’urto è un impulso singolo ad incremento pressorio molto rapido seguito da un decremento più lento. L’onda d’urto si diffonde attraverso i tessuti umani seguendo la legge dell’impendenza acustica cioè la differente capacità di ogni tessuto a riflettere l’onda acustica.

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Quali patologie posso curare con le onde d’urto?

Questa metodica ha due principali campi di utilizzo:

  • Traumatologia( Ritardi di consolidazione ossea, pseudoartosi)

  • Tutte le patologia infiammatorie di muscolo e tendine

  • tendinite della spalla (periartrite calcifica e non)

  • epicondilite ed epicotrocleite (gomito del tennista o gomito del golfista)

  • pubalgia

  • tendinite del gran trocantere

  • tendinite achillea (achillodinia)

  • sperone calcaneare (tallonite)

  • fascite plantare

Quali sono i dati statistici di guarigione?

Per quanto riguarda la guarigione dei ritardi di consolidazione delle fratture il successo si verifica nel 75% dei casi; per le tendiniti e tutte le infiammazioni dei tessuti molli l’incidenza di guarigione varia dal 70 al 90%.

Come si svolge la seduta?

Si identifica la regione dolorante , la membrana è posta sulla cute, quindi avviene la regolazione della pressione della membrana, impostazione della frequenza (fino a 240 colpi/min) e del livello d’intensità dell’onda d’urto.

Ci son delle controindicazioni?

Esistono delle controindicazioni come in qualsiasi trattamento medico. Tra le principali vi sono lo stato di gravidanza, l’età dello sviluppo nelle zone del corpo ove le cartilagini di accrescimento sono ancora attive, la presenza di pace-maker cardiaco.

Quali precauzioni deve seguire il paziente durante il trattamento?

Deve necessariamente evitare di sovraccaricare e di sollecitare eccessivamente la zona infiammata ed anche eseguire esercizi di mobilizzazione attiva delle articolazioni interessate non appena la riduzione del dolore lo consente. E’ importante l’associazione di una terapia del movimento o chinesiterapia per recuperare la normale funzione, soprattutto per quelle articolazioni come la spalla, il gomito, il ginocchio o la caviglia che maggiormente risentono dell’immobilizzazione.

DIEGO MARUTTI

Dott. In Fisioterapia
Dott. In Scienze Motorie
Osteopata D.O.