Dove nasce l’isoinerziale?

L’idea legata all’allenamento isoinerziale nasce nella seconda metà degli anni Ottanta come soluzione all’atrofia muscolare e alla diminuzione della densità ossea a cui gli astronauti erano soggetti durante le loro missioni. Ciò che rendeva inapplicabile la maggior parte delle esercitazioni classiche era l’assenza di gravità a cui erano esposti gli scienziati in orbita.

Nel 1994 due studiosi svedesi, Tesch e Berg, creano i primi prototipi di macchina isoinerziale. Da allora numerosi produttori in tutto il mondo hanno sviluppato queste tecnologie.

PRINCIPI

Nelle macchine isoinerziali Spacewheel la resistenza è generata da una massa posta in rotazione. Tale massa è rappresentata dal volano che, ruotando su se stesso, arrotola la corda fissata all’albero.

Ogni volta che una ripetizione srotola la corda, l’inerzia fa ruotare il volano riavvolgendo la corda.

Il termine isoinerziale è così definito perché l’atleta (o il paziente) lavorano contro la forza di inerzia generata dal proprio movimento.

​Un esercizio isoinerziale si svolge in continua accelerazione/decelerazione, alternando fase eccentrica e concentrica.

 Le proprietà della pedana permettono di enfatizzare non solo la fase concentrica dell’esercizio, come con l’utilizzo di carichi isotonici, ma anche e soprattutto la fase eccentrica, chiamata anche fase di resistenza al carico.

 

BENEFICI

I dati raccolti sull’isoinerziale sono stati la prova che si tratta di una tipologia di preparazione (seppur poco nota ai più) imprescindibile per qualunque atleta.

L’allenamento isoinerziale Spacewheel garantisce infatti:

  • Miglior affinità di attivazione muscolare con le prestazioni sportive;

  • Miglior espressione di forza rispetto ai pesi liberi;

  • Possibilità di modulare l’impegno muscolare;

  • Ipertrofia precoce;

  • Possibilità di spostarsi dalla verticalità del movimento;

  • Sovraccarichi ridotti sulla schiena rispetto alle metodiche tradizionali;

  • Movimento «libero», non vincolato come nelle macchine isotoniche tradizionali;

  • Facilità di trasporto, ingombro ridotto;

  • Feedback di lavoro tramite software.

Nel lavoro isoinerziale la resistenza è variabile in ogni istante: in ogni momento si può decidere come caratterizzare l’allenamento e ciò dipende dalla velocità e dalla forza che esercitiamo.

Questa metodica sta diventando fondamentale in riabilitazione per atleti e pazienti di ogni sport e tipologia.

Presso l’ Ambulatorio Sinergy di Casalmaggiore operatori qualificati, utilizzano per la riabilitazione dei propri pazienti il sistema isoinerziale SpaceWheel.

Per info e prenotazioni: 0375/063151